Visita dei confini giurisdizionali con lo Stato Romano

Visita dei confini giurisdizionali con lo Stato Romano

Essendosi concordemente risoluto tra le Corti di Roma e quella di Toscana divenire alla visita dei Confini giurisdizionali dei loro Stati per quanto si estende la Comunità della Terra del Sole Stato Fiorentino, con la Comunità di Forlì, e le altre due Comunità di Rocca d’Elmici e Fiumana, del Distretto della Città di Forlì, e con quella parimenti di Brisighella nella Provincia di Romagna Stato Pontificio, a fine di formare la Pianta di tutto l’andamento di quel Circondario ed insieme riapporre i termini mancanti, ed altri nuovi. (...) 29 maggio 1779         
[ASCTdS “Visita dei confini giurisdizionali con lo Stato Romano” reg. 1 - s.1 ]



PIANTA PRIMA

Cippo I “Alle radici del Monte detto delle Camarole, e accanto al Rio parimenti di tal nome influente nel Fiume Montone (...) esiste il primo termine di pietra, segnato nella prima pianta di numero I, di figura parallelepipeda piramidato in cima, alto ragguagliatamente mezzo braccio fiorentino (...) grosso da un lato mezzo braccio fiorentino e dall’altro due quinti di braccio fiorentino (...) avendo a Tramontana una parte dell’Arme di Toscana e poi nel restante sepolta nel suolo, non scorgendosi altri segnali per la terra che gli è attorno (...) nell’accenato punto si dividono la Terra del Sole a Tramontana, Dovadola a Ostro per di sotto verso il Montone, ambedue nello Stato Fiorentino, e Rocca D’Elmici per di sopra parimenti a Ostro posta nel distretto di Forlì Stato Ecclesiastico”.

Cippo XXX “[il confine] tagliando il Rio della Magagnola, perviene (…) ad un sito nel quale vi fu fatto erigere altro nuovo termine di pietra segnato in pianta di numero XXX (…) avendo incise a Maestro le lettere TA indicanti Toscana, a Scirocco le lettere SS denotanti S.Sede, col millesimo sotto 1779”.

PIANTA SECONDA
Cippo I “Il Confine (…) arriva, traversata la Strada Maestra della Faragana nel mezzo di un bivio o stacco di altra strada ad altro termine in pietra notato nella seconda Pianta di numero I, la quale all’altra suddetta prima pianta succede, fatto di figura parallelepipeda, finita a punta di diamante con l’Arma di Toscana dalla parte di Libeccio,
e dall’altra di Greco coll’Arma della Santa Sede, alto dal suolo soldi 10 di braccio fiorentino”.


Cippo XIII “Il Confine (…) giunge nell’angolo all’appié del Forte di Monte Poggiolo, dove per avere sicuro quel punto indicato nel nominato strumento del 1728 occorre situarvi altro nuovo termine segnato in pianta di numero XIII che ha incisa a Levante la lettera T denotante Toscana e a Ponente le lettere SS esprimente Santa Sede, col millesimo sotto 1779”.

Cippo XXXIV “Ultimo termine di pietra segnato in pianta numero XXXIV fatto di figura parallelepipeda con testa piana nella quale evvi la linea che indica la prefatta direzione di gradi 63 e un quarto, alto dal suolo cinque sesti di braccio fiorentino (…) grosso per ogni lato mezzo braccio fiorentino (…) e quivi in detto luogo a mezzo l’alveo di Rio Samoggia à fine la presente ricognizione tra la Terra del Sole, che rimane a sinistra del viaggio nel Stato di Toscana, e i territori di Forlì e Brisighella, compresi nella legazione di Romagna, Stato Ecclesiastico, che a destra ritrovansi, con succedere al di sopra dei lati di detto punto e del Rio medesimo, i territori di Modigliana a destra, e di Dovadola a sinistra, del divisato paesaggio esistenti ambedue nel Granducato medesimo”.



[ASCTdS “Visita ai confini giurisdizionali” S1]
“Adì 18 Aprile 1787. Questa giornata doveva essere impiegata per la predetta gita dal termine N° XXI ma sorpresi dall’acqua fu forza ritornare a casa, et il dopo pranzo furono apposti i due termini della nuova pianta di numero XXXXVII e XXXXVIII in Boboli nei beni del Paganelli.”

“Adì 19 Aprile 1787. Questa giornata fu impiegata nella predetta gita di riscontro dei termini nella linea che si principiò dal N° XXI e fu condotta fino al N° XXXV nei Beni del Giovannini sotto la Strada della Collinaccia e per esservi quivi notato che l’acqua di un fossetto dannegiava detto termine per aver corroso il terreno ai piedi del medesimo, fu ordinato al Provveditore dei Beni la remozione di detto passo d’acqua”.

“A Maestro Antonio Brenti Muratore per opere quindici da esso fatte per murare i termini in numero di 52 nuovi, e quattro vecchi nei giorni 10 Marzo 1779 (…) e 4 Maggio detto alla Ragione di Lire 2:6:8 al giorno (…) per Stara 9 (di) calcina consumata nel muramento di 9 termini tra vecchi e nuovi (…)”.

“A Giuseppe Romanini e Giovanni Bandini lavoratori (...) per il porto da essi fatto di N° 22 termini coi carri alla ragion di Lire 12:13:4 l’uno e più lire 1:2:8 di ricognizione daccordo in tutto ...”.



• pannello mostra 5
 

Termini dei Confini del Territorio Comunitativo di Terra del Sole


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