Le Valli Transpennine

• Le Valli Transpennine
  

La realtà quotidiana del ‘500 in terra di Romagna è caratterizzata da contese tra comunità dello stesso stato e tra famiglie della stessa comunità.
Intorno ai centri abitati si estendevano vasti spazi di terre comunali prative e boschive, “vuoti” da un punto di vista amministrativo ma economicamente e socialmente rilevanti ed erano origine per annose contese di confine sui quali avvenivano travalicamenti di uomini e animali sui terreni di comunità confinanti. Tutto questo era anche facilitato dall’incerta coscienza che gli abitanti avevano dei propri diritti, fondati spesso non su documenti scritti, ma su vaghe tradizioni orali.

Le fonti scritte cinquecentesche, le numerose relazioni di viste ai confini e le pratiche relative alle contese, conservati negli archivi storici, non offrono il tracciato completo dei confini del Granducato ma ne illustrano soltanto quei tratti che furono appunto oggetto di contesa.
Sono eccessivamente minuziose e spesso costruite su punti di riferimento relativamente alterabili: casali, sentieri, alberi, massi, cippi, “termini”.
Il materiale cartografico reperibile fino alla prima metà del ‘700 è troppo inesatto ed approsimativo perché si possa ricavarne un tracciato sufficientemente preciso dei confini dello Stato toscano.

• pannello mostra 1

Confini fra comunità


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