Anno 1866 cartella per argomenti n° 11
Ill.mo
sig. in ordine alla domanda fatta da codesta R. Prefettura sul rapporto
periodico dello stato delle campagne … lo scrivente perché occupato da molte
altre pubbliche ingerenze si limita a un compendiato rapporto relativo
all’ultima divisione rurale dello scorso anno 1866.
Può
dirsi in generale che tutti i raccolti sono stati assai scarsi, ed in
particolar modo nelle nostre località montuose. Di qui la necessità in tutti i
Possidenti di rilasciare ai coloni la loro parte del granturco e somministragli
denaro, o fargli malevalare per acquistare altro onde procurare uno scarso cibo
alle loro differenze.
I
legumi poi non hanno dato si prodotto quanto basta per farne del nuovo raccolto
e così dicasi delle colture, quantunque da noi poco estese, degli Anaci e delle
Olive.
La
causa immediata della scarsità dei raccolti sopraccennati si attribuisce in
special modo alle brine di cui, circa la metà di maggio scorso, si mostrarono
coprente le nostre campagne, e alla successiva aridità del suolo causata da
mancanza di benefiche pioggie di cui per lungo tempo tratto di tempo ne è stato
privo.
Il
prodotto che maggiormente lusingava la nostra aspettativa era quello delle uve,
ma disgraziatamente anche questo ci venne sopito dalla crittogama, la quale in
modo particolare nei luoghi bassi, o pianeggianti, in fieri assai più degli
anni scorsi, né il rimedio del zolfo, quantunque da alcuni diligentemente
esperimentata, non ha prodotto da noi quei benefici effetti che produce
altrove.
Nei
luoghi poi di monte, oltre alla crittogama, che quivi pure sia e là ha
serpeggiato, si aggiunge a danno di quel prodotto la stagione piovosa, che
ancora pendenti alle viti deteriorò le uve in parte, e in parte le fece
marcire.
La
stessa cosa portò il ritardo delle seminagione del frumento in molti fondi, ed
in altri un deterioramento alla costruzione meccanica del terreno stesso
procuratogli da quei coloni che, nulla curando e la stagione piovosa, e la
terra molle, pigiarono ed impastarono con bestie, ed annessi i loro terreni
seminativi. Tutto ciò può riuscire a danno della buona raccolta del frumento
del corrente anno, e della buona esecuzione dei lavori preparatoria per la
seminagione dei marzatelli per l’anno venturo.
Unico
compenso a tante perdite si è avuto nell’osservare i nostri bestiami in
perfetto stato di salute ed in generale ben nutriti.
Ma
anche nel commercio di questo ramo d’industria, volle nell’estate decorsa
manifestarsi alquanta crisi, causata in parte dalla siccità, in parte dalla
carta monetata, e dalla sfiducia di negozianti.
In
quanto poi ai miglioramenti fino ad ora introdotti nel nostro Comune sulle
industrie rurali equivalgono nella generalità a zero.
Ma
per altro si va osservando l’aumento di qualche vigna nel colle, ed ovunque, ma
in istanza, ad insignificante misura, l’aumento di prati artificiali che si
coltivano al precipuo scopo di aumentare il bestiame domestico da noi
conosciuto il mezzo più valevole per introdurre un notevole miglioramento nella
nostra rurale industria.
Mezzo
però di cui alla maggior parte de nostri Possidenti non è dato di valersi per
mancanza dell’occorrente necessario sottrattogli in parte dall’atrofia che ha
colpita la nostra cultura serica, e delle gravose tasse a cui siamo soggettati.
Voglia
il governo provvedere all’urgentissimo bisogno di migliorare le sorti dei
Possidenti terrieri, e con questo avrà sull’istante migliorata la nostra
industria agricola, e quantunque indirettamente, provvisto al benessere degli
artisti e della classe infima della nostra popolazione - altrimenti si morrà di
languore.